Malattie cardiovascolari: danno a cuore e vasi, infarto e ictus sono dalle 2 alle 4 volte più diffusi in soggetti diabetici. L’alto livello di glucosio nel sangue aumenta la presenza di placca arteriosa sulle pareti dei vasi. La placca rende difficile il corretto flusso ematico nelle arterie e può ostruire il normale trasporto di sangue ai tessuti, generando infarti e ictus. I pazienti diabetici soffrono di pressione sanguigna elevata ed hanno alti valori di colesterolo, quindi sono considerati soggetti a rischio sviluppo di malattie cardiovascolari.

Nefropatia (danno ai reni): il diabete colpisce i reni causando la nefropatia, condizione che riduce la capacità di filtrare i prodotti dei reni. I glomeruli sono un delicato sistema filtratore presente nei reni, composto da milioni di piccoli capillari che eliminano le varie tossine del flusso sanguigno. Un’esposizione cronica ad alti livelli di glucosio danneggia i glomeruli e le altre strutture del rene. La progressione della malattia coincide con l’aumento di glomeruli danneggiati e la perdita della funzione del rene. Nelle fasi finali della malattia è indispensabile la dialisi o un trapianto renale.

Retinopatia (danno agli occhi): un’esposizione cronica ad alti livelli di glucosio nei microvasi dell’occhio può produrre un danno vascolare a carico della retina che può degenerare. Il diabete può inoltre aumentare il rischio di malattie quali il glaucoma e la cataratta. La retinopatia diabetica è equamente presente in diabete di tipo I e di tipo II e più del 60% di pazienti diabetici sviluppa la retinopatia diabetica dopo 10 anni dalla diagnosi della malattia.

Neuropatia (danno al sistema nervoso): i nervi sono estremamente sensibili ai cambiamenti dei livelli di ossigeno e nutrienti. L’esposizione cronica ad alti livelli di glucosio può danneggiare i piccoli vasi che irrorano i nervi causando danni al sistema nervoso periferico. I soggetti diabetici colpiti da neuropatia soffrono di dolori improvvisi, sensazione di bruciore, formicolii e perdita di sensibilità, specialmente nelle gambe e nei piedi. Il danno ai nervi del sistema gastrointestinale può generare nausea, vomito, diarrea o costipazione. Nei maschi la neuropatia può essere associata alla disfunzione erettile.

Difficoltà nella guarigione delle ferite e danni ai piedi: i pazienti diabetici hanno un sistema di guarigione delle ferite compromesso a causa di disfunzioni fisiologiche a livello della pelle (ridotta formazione di vasi, peggioramento dell’apporto di ossigeno ai tessuti, scarsa proliferazione cellulare).

1. Osteoporosi: nel diabete la densità minerale delle ossa può essere più bassa del normale, aumentando il rischio di ammalarsi di osteoporosi. Specialmente nel diabete di tipo I si osserva un peggioramento della salute delle ossa, probabilmente perché l’insulina, di cui il paziente diabetico è carente, promuove la crescita ed il rafforzamento dell’apparato scheletrico.

Macrosomia (crescita eccessiva del feto): il diabete gestazionale incrementa la possibilità di avere un neonato più grande del normale, con peso superiore ai 4 kg e questo può causare un parto complicato e può rendere necessario il parto cesareo.

Ipoglicemia: i figli di madri con diabete gestazionale possono sviluppare ipoglicemia, cioè basse quantità di zucchero nel sangue, nel periodo subito successivo al parto in risposta ad una condizione di sovradosaggio di insulina. I bambini appena nati hanno un basso contenuto di glucosio nel sangue che può causare malnutrizione ed irritabilità.

Complicazioni respiratorie: il diabete gestazionale può causare parti prematuri. I bambini nati in anticipo non hanno completato lo sviluppo polmonare e possono essere soggetti a sindromi respiratorie a causa di organi non completamente maturi o troppo deboli.

Diabete di tipo II nella vita: i bambini di madri colpite da diabete gestazionale hanno un rischio più elevato di divenire obesi e di sviluppare diabete durante la loro vita rispetto ad un soggetto partorito da madre sana.